Molti ritengono che iniziare una psicoterapia sia un atto di resa, la ratificazione dell'incapacità a caversela da soli, o peggio uno stigma posto su una condizione di insanità mentale.
Al contrario, intraprendere un percorso psicoterapeutico è una atto d'intelligenza, un'espressione del desiderio di prendere sul serio il proprio desiderio di felicità, di realizzazione, di instaurare rapporti affettivi costruttivi.
L'occasione può essere un momento di particolare disagio o semplicemente il rendersi conto di ritrovarsi quasi automaticamente nelle stesse situazioni nelle quali la sfortuna non può più essere ritenuta responsabile di quanto è causa di sofferenza o insoddisfazione esistenziale.